Verona libera e liberata

[ Comunicato Assemplea 25 aprile ]

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Oggi Verona ha riconquistato un pezzo di libertà perché si è determinata dal basso l’apertura e l’occupazione di uno dei tanti luoghi resi invisibili, chiusi e inulizzati e in attesa di una speculazione futura, o di un inquilino disposto a sborsare al proprietario quattordici mila euro al mese (quattordici mila euro capite?!: questo è l’affitto richiesto). Leggi tutto “Verona libera e liberata”

Sabato 18 aprile – Giornata di mobilitazione per i diritti e la libertà dei migranti

Sabato 18 aprile – ore 16 | Manifestazione in Piazza Brà – Verona

Noi cittadini, pensionati, precari, studenti, famiglie a basso reddito, migranti, noi cittadini diciamo: la crisi non la vogliamo pagare. La vita, i saperi, la sanità, i trasporti, il lavoro, le case, sono nostri.
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Verona – Le case, la crisi, le lotte

Sabato 4 aprile 09, un’azione della Rete sociale per il diritto alla casa
è stata l’occasione per rivendicare i risultati ottenuti dopo quasi tre
anni di lotte sulla casa. La scelta del luogo, via Cernisone, non è
stata casuale. In quella zona, infatti, ci sono decine di appartamenti
sfitti, alcuni da molti anni ancora in costruzione. Tutti di proprietà
dell’impresa edile Menegolli. Le assegnazioni di case a 15 famiglie,
imposta dal basso con le occupazioni e le resistenze agli sfratti, non
chiudono l’iniziativa della Rete. Essere stati davanti alle case vuote
di Menegolli ha avuto proprio questo significato: la Rete rivendica ciò
che si è ottenuto, denuncia la persistenza di una speculazione edilizia
vergognosa e l’inconsistenza, se non un vero e proprio aiuto a
costrutturi e palazzinari, del piano casa varato dal governo e
accettato dalla regione Veneto. Leggi tutto “Verona – Le case, la crisi, le lotte”

Verona – R/Onda Anomala Antirazzista

Oggi, 25 marzo 09, il Collettivo Studenti Medi ha dato vita alla R/Onda
Anomala Antirazzista, che ha attraversato le vie di Verona, salendo
anche su alcuni autobus e denunciando gli ultimi episodi di razzismo
causati dagli autisti del trasporto pubblico. Si è sottolineata la
connivenza tra le politiche discriminatorie della giunta veronese e
l’atteggiamento aggressivo e razzista di coloro che dovrebbero
garantire un servizio pubblico e sicuro.
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Verso il 18 marzo: riprendiamo a surfare ancora un’altra Onda

www.uniriot.org

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Appello della Sapienza a tutte le università in mobilitazione: scioperiamo il 18, verso il G14 su Welfare/lavoro che si terrà a Roma a fine marzo mobilitiamoci tutti per un nuovo welfare, reddito per tutti precarietà per nessuno!

Appello della Sapienza: Il dibattito pubblico in questi mesi si è incentrato sullo stato di vita o di morte del movimento. Dibattito a cui noi non abbiamo voluto partecipare, in quanto troppo impegnati nel valorizzare e rilanciare quello straordinario spazio pubblico che l’Onda è stata in grado di costruire. Chi si è occupato di questo dibattito forse non è a conoscenza che l’università, come ogni spazio produttivo, vive di una propria temporalità, di propri ritmi e tempi di vita.  C’è chi ha fatto come se non fosse accaduto nulla, come se la legge 133 e il d.l. 180 non fossero mai stati approvati, ma in realtà stanno già sortendo i loro effetti: si è aperto l’ultimo semestre dell’università come l’abbiamo conosciuta finora. Un periodo decisivo che ci pone di fronte a due alternative. Da un lato la distruzione del sistema di formazione e ricerca auspicata dai processi di riforma italiani ed europei, dall’altro l’università viva, autoriformata dal basso attraverso l’autogestione e le pratiche di conflitto.

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Verona – Serpelloni e gli “invasori” di ambienti sanitari

Sono inqualificabili e prive di fondamento le dichiarazioni del Capo per le politiche antidroga Giovanni Serpelloni.

Il dottore parla di “invasione di ambienti sanitari
particolarmente sensibili e protetti”. Di fatto il Sert 1 di Via
Germania è una struttura isolata e in piena zona industriale, lontana
dal tessuto sociale e difficilmente accessibile con i mezzi pubblici.

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Verona – Occupato il Sert

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Giovanardi & Serpelloni una sola ideologia: carcere e cristoterapia
Giovedì 12 marzo 2009 – Verona
Questa mattina attorno alle 11.30 un gruppo di attivisti degli spazi sociali del Veneto ed alcuni operatori del settore hanno occupato il Sert di Verona.

La scelta di occupare questa struttura, nel giorno in cui ha inizio a Trieste la Conferenza nazionale sulle droghe, non è stata causale. Il direttore di questo servizio, sperduto nella zona industriale della città, è infatti Giovanni Serpelloni, direttore del dipartimento nazionale politiche antidroga della presidenza del Consiglio dei Ministri e ispiratore "scientifico" della "guerra alla droga" di Giovanardi.
Il Dr. House-Serpelloni è l’ideatore della teoria dei "buchi nel cervello". La droga buca il cervello e la tesi e’ semplice: attraverso lo scannig della scatola cranica sono visionabili "macchie" di diverso colore, ogni macchia corrisponderebbe al 5% in meno di sostanza cerebrale!
Gli attivisti, alcuni dei quali indossavano una maschera bianca, durante l’iniziativa hanno attaccato cartelli dentro allo stabile e affisso alcuni striscioni su cui era scritto "Quando tutto diventa illegale, l’illegalità è rivoluzionaria" e "Da Verona a Trieste, no al proibizionismo".
Oggi apre infatti i lavori al teatro Miela il convegno l’Altra Trieste, uno spazio di incontro e di dibattito promosso dalla rete di operatori del Friuli Venezia Giulia e aperto alle realtà che arriveranno da tutto il paese. Ma non sarà solo questo sottolineano dalla Comunità San Benedetto al Porto di Genova. L’Altra Trieste vuole essere un punto di partenza per dare vita a delle modalità di resistenza all’interno dei servizi del pubblico e di quelle comunità che operano nella riduzione del danno e che si vorrebbero vedere militarizzate.

LIBERAMENTE CONSAPEVOLI e ANTIPROIBIZIONISTI

Oggi siamo a Verona, famosa non solo per i suoi monumenti ma per essere da decenni la città della droga. Crocevia di spaccio e abusi, la Bangkok d’Italia dell’eroina e della cocaina facile, del mercato fiorente e mai sconfitto delle sostanze.

Verona rappresenta anche il laboratorio del proibizionismo, dei divieti, dell’osservatorio sulle dipendenze del dottor House Serpelloni, strenuo difensore delle pratiche restrittive che significano meno libertà personali, più apparati repressivi, normalizzazione e controllo dei comportamenti: test antidroga per i lavoratori a rischio sulla base di segnalazioni fatte dai datori di lavoro, esponendo i lavoratori a ricatti e discriminazioni, test antidroga del capello per l’accesso al patentino del motorino…Perché non estendere lo stesso criterio anche ai consumatori saltuari di alcolici anch’essi pericolosi per l’incolumità altrui? Ma state certi che a breve arriveranno anche a questo.

Politiche di “prevenzione” inefficaci che presentano un quadro drammatico della situazione dei servizi sociali, sempre più poveri e precari di fronte ai continui tagli e a l’aumento del carico di lavoro. Operatori sociali schiacciati da un mandato di controllo sociale insopportabile, da ricatti economici e professionali che cercano di limitare o impedire l’autonomia lavorativa e politica.

Politiche repressive che utilizzano l’infausta legge sulle droghe per criminalizzare, come a Monfalcone, un movimento che esprime pratiche critiche e ribelli sul territorio, che lotta per i diritti di esistenza e cittadinanza: per il diritto alla casa, per i diritti sindacali, contro il razzismo, i CPT e le politiche discriminanti del governo che vorrebbe sempre a Verona un Centro di Identificazione ed Espulsione dei migranti.

In questo momento a Trieste si sta svolgendo la farsa della conferenza governativa sulle droghe. Un teatrino nel quale l’asse Giovanardi/Serpelloni cercherà di sancire “l’efficacia” delle politiche repressive e di controllo idonee a recuperare totalmente l’integrità “normale” delle persone. Politiche fallimentari per altro già decise ancor prima di una discussione aperta, libera, partecipata e soprattutto condivisa.

Non ci stiamo! Per questo siamo a Verona per scoperchiare il bunker dei divieti e dei ricatti, come saremo a Trieste al Teatro Miela per confrontarci in forma autonoma, partecipata e libera. Costruiremo dal basso riflessioni, eventi e lotte per affrontare un’emergenza sociale aggravata dalle politiche governative che favoriscono lo sballo e l’uso autodistruttivo delle sostanze.

Siamo per un uso consapevole, per riappropriarsi del controllo del proprio corpo e dei propri bisogni, perché droghe e alcol non diventino anestetici che bloccano il desiderio di fare, di costruire, di ribellarsi contro un governo che vuole controllare le nostre vite e che ci riserva solo qualche isola in cui potersi sbronzare senza disturbare nessuno.
Dipende da noi, tutto. ….e non viceversa!

Operatori Sociali ed Educatori Consapevoli del Nord-Est
Centri Sociali e Spazi Autogestiti del Nord-Est  

Vedi anche:
A Trieste la libertà sarà terapeutica, per tutti! di Domenico “Megu” Chionetti
Verso una Trieste libera dal controllo sociale. Perchè la libertà è tutto
Un articolo sulle teorie di Serpelloni da Fuoriluogo
Giovanardi e i suoi buchi nel cervello di Domenico Chionetti, Comunità di S. Benedetto al Porto (Genova)

Giovedì 5 marzo 09 | metropoliscafé: sballo-repressione o uso consapevole?

Giovedì 5 marzo, alle ore 21.00, presso Metropoliscafé, via Nicola Mazza 63/A Verona (zona universitaria) si terrà un dibattito
pubblico con la Rete Studenti Trento, Luca Mori (docente Università –
Verona), Fabio Scaltritti (Comunità di San Benedetto al Porto –
Genova), Pino di Pino (operatore sociale – Venezia).
Mentre a Trieste si sta preparando la conferenza nazionale sulle droghe
dal 12 al 14 marzo, dove verrà confermata e rafforzata la linea
repressivo/proibizionista del governo, a Verona, centro di traffici
internazionali di droga e laboratorio di quelle stesse politiche,
rispondiamo con interventi di chi, con un nuovo approccio
antiproibizionista, su questo terreno ci lavora quotidianamente. Uso
consapevole contro sballo, libertà contro controllo, ampliamento di
diritti contro restrizioni securitarie: di questo e altro parleremo
giovedì sera.