Verona – Occupata la sede dell’AGEC

Nella mattinata di lunedì 21 luglio
sette famiglie di nuovi cittadini di Verona in emergenza abitativa,
accompagnate dagli attivisti della Rete Sociale per il Diritto alla
Casa (Collettivo Metropolis, Coordinamento Migranti) hanno occupato
l’atrio della sede dell’azienda veronese che gestisce il patrimonio
immobiliare pubblico. L’azione è nata dopo che per anni queste famiglie
si sono ripetutamente rivolte alle istituzioni (Servizi Sociali,
Comune, ATER, AGEC, prefettura) per ottenere una soluzione alla loro
precarietà abitativa, ricevendo solo promesse mai mantenute o risposte
negative, a causa del pesante clima di razzismo e discriminazione nei
confronti delle famiglie “non veronesi” riguardo al diritto alla casa e
alla cittadinanza. L’occupazione, nonostante l’indisponibilità al
dialogo da parte dell’AGEC (il cui presidente Venturini è un esponente
di Forza Italia, noto per l’arresto nei primi anni ’90 durante
Tangentopoli), grazie alla determinazione delle famiglie è finita
soltanto alle 21, quando l’assessore ai Servizi Sociali Stefano
Bertacco ha accettato di incontrare personalmente le famiglie a
cominciare dalla mattina di martedì 22 luglio. Siamo in attesa dei
risultati dei colloqui per programmare nuove iniziative qualora le
risposte non fossero soddisfacenti e i prossimi sfratti di mercoledì 23
e giovedì 24 vedranno la presenza degli attivisti per evitare che
famiglie anche con bambini piccoli finiscano sulla strada. Questo il
comunicato diffuso dagli occupanti:

VERONA E L’EMERGENZA ABITATIVA. Quale
sicurezza? Oggi alcune famiglie di nuovi cittadini veronesi hanno
deciso di dire BASTA!!!!!

BASTA agli sfratti senza una degna alternativa e senza dividere le famiglie!
BASTA alle chiacchere del comune che dice di impegnarsi per risolvere l’emergenza abitativa!
BASTA alle migliaia di euro che il comune sperpera inutilmente
attraverso i servizi sociali invece di garantire il diritto primario
della casa!
BASTA ai progetti farsa per reperire alloggi dai privati che non li vogliono concedere!
BASTA ai nuovi “carrozzoni” istituzionali creati dall’Amministrazione
Comunale che dice di “attribuire un ruolo fondamentale alle politiche
sociali e abitative, riconoscendo che la casa è un diritto primario dei
cittadini”, mentre continua a discriminare i nuovi cittadini con
politiche razziste!
BASTA alle delibere riconosciute discriminatorie anche dall’Unione Europea per l’accesso all’abitazione!
BASTA alla svendita del patrimonio pubblico ATER e AGEC!
BASTA ai 10.000 alloggi sfitti a Verona!
BASTA alle troppe case senza persone e alle troppe persone senza casa!
BASTA agli affitti da rapina!
BASTA alle immobiliari che non affittano ai migranti!
BASTA alla vera “illegalità” che è la mancanza dei più elementari diritti!
BASTA ai controlli sulla superficie abitativa che hanno come unico
obiettivo rendere difficile la permanenza dei nuovi lavoratori con le
loro famiglie!
BASTA alla delibera comunale che alza i parametri
abitativi e che, essendo l’idoneità alloggiativa requisito essenziale
dei ricongiungimenti familiari, rende precaria la vita!
BASTA alle situazioni di “degrado” in cui vivono le famiglie di nuovi cittadini che sono indotte da una politica criminale!

A questo punto chiediamo che:

* Comune e Prefettura intervengano con
un blocco-sospensione di tutti gli sfratti, per garantire agli
inquilini e alle loro famiglie il passaggio da casa a casa e non da
casa a strada.
* Di rendere operativi i progetti comunali sulla
casa, mai avviati, tramite l’obbligatorietà della cessione da parte dei
proprietari degli immobili sfitti ed una sub-locazione a chi si trova
in emergenza abitativa a canone sociale.
* Eventuale requisizione
di case, sia pubbliche che private, sfitte o in abbandono o comunque
non disponibili sul mercato per volontà dei proprietari, con
provvedimento del Sindaco e/o del Prefetto, sul presupposto della
gravissima emergenza abitativa.
* Il blocco delle vendite del patrimonio immobiliare pubblico, sia di competenza comunale,AGEC, sia regionale, ATER.
* La trasformazione delle caserme dismesse e sottoutilizzate in alloggi popolari.
* Apertura di progetti di autorecupero, delle abitazioni, pubbliche e
private, sfitte, abbandonate o in disuso, progetti da affidarsi alle
Cooperative autorganizzate dai precari/migranti che verranno
costituendosi.
* Il finanziamento, con oneri pubblici ma anche con interventi privati, dei progetti di autorecupero.

RETE SOCIALE PER IL DIRITTO ALLA CASA – Help Line: 388-1737372

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