Italia/Slovenia No al nucleare – 28 maggio : a Krsko, una carovana per i beni comuni – Sospesa

Come Comitato Triestino “Fermiamo il nucleare” abbiamo deciso, insieme ad alcuni attivisti sloveni che abbiamo nuovamente incontrato ieri a Ljubljana, di sospendere la carovana no-nuke convocata per sabato 28 maggio.
Abbiamo giudicato insieme che in questo momento, proprio per “dare un impulso ad una costruzione corale ed europea”, come si diceva nel nostro appello di due mesi fa, è necessario in Slovenia un percorso più lento e più strutturato per lo sviluppo di un discorso diffuso sull’energia, sul nucleare ed in generale sui beni comuni.
Il lavoro accumulato, fino a ieri, in queste ultime settimane ha mostrato con quale intensità ora in Slovenia le società ed il paese sono fortemente focalizzati sull’energia ad ogni costo, dal nucleare e dal carbone, e sull’intensità energetica come indice e misura del benessere.
Ricostruire e diffondere i saperi, le conoscenze e la radicalità delle prospettive sul comune e sui beni comuni è, in sé, anche un bene comune di cui avere cura.

A cominciare da domani mattina, quando a Trieste noi e gli sloveni circonderemo insieme il palazzo del Consiglio Regionale FVG, per rispondere al Presidente della Regione Tondo che, entro un accordo ormai ufficiale dei due governi, intende investire le risorse della regione in un ampliamento della centrale di Krsko.

Ringraziamo tutti i comitati e i movimenti che hanno abbracciato e sostenuto l’idea della carovana e che si preparavano a parteciparvi attivamente.

Comitato Triestino “Fermiamo il nucleare”

28 MAGGIO

  • h 12.00 appuntamento zero: partenza da piazza Oberdan, Trieste
  • h 13.30 primo appuntamento: valico di Fernetti
  • h 15.00 secondo appuntamento: Krško
  • h 17.30 terzo appuntamento: Ljubljana (cso ROG)

Un mese fa un gruppo di esponenti del movimento antinucleare e per i beni comuni italiano ha rivolto ai movimenti italiani ed europei un appello per rilanciare a livello Europeo la costruzione di una società nella quale i beni comuni siano parte costitutiva della cittadinanza ed il loro accesso sia libero e garantito, per noi e le generazioni future.

Rifiutare il nucleare, vi si diceva, è la conseguenza naturale dello scegliere un mondo in cui l’energia è un bene comune diffuso e che per questo non necessita intrinsecamente della guerra per garantirsene l’approvvigioanemtno e l’accesso.

Si tratta di una scelta di democrazia profonda, che parte dalla necessità di interrogarsi collettivamente e democraticamente sulle ragioni e i modi della produzione, dell’utilizzo collettivo e individuale delle risorse, e sulla conservazione degli equilibri globali dell’ecosistema che garantisce a noi e alle generazioni future la riproduzione della vita.

Una scelta di democrazia, di preservazione, di giustizia e di accesso libero ai beni comuni per tutti e per ciascuno è una scelta che coinvolge necessariamente tutti e non una sola regione o un solo paese.

Per questo dobbiamo, intanto, costruire un movimento europeo a partire dai movimenti e dalle associazioni che da lungo tempo costruiscono alternativa e conflitto, narrazione e possibilità, democrazia e pratiche diffuse.

Cominciamo questo percorso da Krško, in Slovenia, una delle più vecchie centrali europee, a pochi chilometri dal confine italiano. Cominciamo intrecciando pratiche e prospettive con i movimenti sloveni, che incontremo in assemblea a Ljubljana il 25 Maggio, attraversando il successivo 28 maggio con una carovana comune i territori che più di altri sono coinvolti dall’ombra della centrale.

Partiremo alle 12.00 del 28 Maggio, con auto, furgoni o trasporti collettivi autorganizzati da chi vorrà farlo, dalla sede del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, in piazza Oberdan a Trieste. Il Presidente del FVG Tondo ha annunciato la decisione di investire le risorse della regione in un ampliamento della centrale, cercando di eludere il confronto democratico con i cittadini italiani e sloveni, e di esportare la tipica prepotenza colonizzatrice delle corporations. Un fatto inacettabile, al quale rispondere con un ampliamento della democrazia e dei movimenti.

Alle 13.30 incontrremo al valico di Fernetti la carovana Slovena, con la quale andremo, di paese in paese sino alla centrale di Krško alle 15.00, alla quale diamo apputantamento invitiando tutti e tutte a portare con sé un simbolo della terra e della riproduzione: una pianta, un fiore, un albero, da piantare di fronte alla centrale. Un messaggio inequivocabile: piantiamola!

Da Krško torneremo tutt@ insieme verso Ljubljana, alle 17.30, dove forse, così come a Krško, si farà vedere Gozzilla, dove faremo ciò che la fantasia ci suggerisce di fare per esclamare forte che la vita non è una merce.

Di sicuro faremo una grande festa, unendoci ad una festa per i diritti dei migranti, unendo, come deve essere, l’amore per i beni comuni all’amore per la dignità e di diritti di tutt@ e di ciascun@.

Comitato Fermiamo il nucleare Trieste

info e contatti fermiamoilnucleare.trieste@gmail.com

tel. 3200653039

Da: www.globalproject.info