Ordinarie storie di sgomberi e sfratti

Non c’è pace a Verona per chi non ha una casa.

La crisi, che a detta di politici, economisti ed esperti vari è finita, sta lasciando senza tetto un numero crescente di persone. Non si sta facendo allarmismo. Le fonti sono quelle mainstream. Stampa locale. L’Arena, 14/10/2009, "La crisi fa impennare gli sfratti per morosità". Insomma, la gente non paga più l’affitto perché non ha più soldi. Punto.

Per ora l’autunno è stato mite. Fino a qualche giorno fa sembrava davvero ancora estate. Ma in questi giorni il freddo ha cominciato a farsi sentire.
Si poteva iniziare l’inverno senza uno sgombero? Detto, fatto. Per l’amministrazione Tosi sono appunto i fatti che contano.
13 persone, tra i 35 e i 55 anni. 11 uomini, di cui 7 rumeni, 2 italiani, 1 marocchino, 1 moldavo, e 2 donne, una ucraina e una rumena: fermati, identificati, trattenuti, qualcuno espulso (leggi: rinchiuso nel C.I.E. di Bologna).

Reato? Tentativo di farsi 4 mura attorno a sé, prima che l’inverno vero arrivi.
Queste 13 persone hanno costruito delle "abitazioni" abusive in terreni situati in via Caroto e via San Zeno in Monte.
Troppo, per il famoso senso del decoro e della sicurezza del sindaco Tosi.
Meglio che stiano in qualche strada, sotto un ponte. Dove cazzo vogliono ma fuori dal centro cittadino e senza occupare abusivamente terreni altrui.

Se poi il freddo farà crepare qualcuno di loro, non c’è problema. L’Amia, come ha distrutto la baraccopoli e raccolto i rifiuti, raccoglierà anche i corpi congelati.

Decoro&sicurezza.Prima di tutto. Prima di tutti.