30 ottobre 2008: riprendiamoci lo sciopero. L’onda anomala travolge Verona

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5000 studenti e studentesse, insegnanti, genitori bloccano per l’intera mattina la città.
Due
concentramenti: alle 8.30 in via S. Francesco gli universitari, in
piazza dei Signori i medi. Si vede subito che la giornata volge al
bello, nonostante il tempo proprio bello non sia.
La piazza dei
medi si riempie completamente e inizia un’assemblea con interventi di
docenti e studenti: tanta rabbia ma anche tanta convinzione di non
mollare nonostante il decreto sia diventato legge. Poi in attesa di
unirsi al corteo proveniente dall’università, un paio di docenti con le
loro classi improvvisano due lezioni in piazza; parte anche in un altro
punto della piazza un dibattito.
E sono diventate due le scuole
occupate a Verona: il liceo Fracastoro e l’Istituto Tecnico Marco Polo.
Il corteo proveniente dall’Università intanto si ingrossa e riceve con
applausi i medi che entrano in corso S. Anastasia.
Il serpentone
attraversa la città, la centralissima piazza Brà non ha mai visto un
corteo del mondo della scuola così grande, arriva poi in università.
La
convinzione che si diffonde e si rafforza esce urlata negli slogan:
questa scuola non la vogliamo, la vostra crisi non la paghiamo.