Verona – Bande nere, negato il Cortile del mercato vecchio. Rassegna stampa

Fonte: Corriere di Verona – 28/04/2009

Il caso. «Cancellato» l’incontro organizzato dal Metropolis. «Potevano avvisarci prima di pubblicizzarlo»
Serata sulle «Bande nere» a Verona. Ma il Comune nega la piazza via fax
Domenica, a 4 giorni dall’evento, la comunicazione: «Già impegnata»

VERONA—A volerla pensare bene è un esempio di quello che accade quando la macchina burocratica comunale, mettiamola così, a dir poco s’inceppa. A volerla pensare male – e per più di qualcuno questo è il filo del ragionamento – l’«inceppamento» in questione cade a fagiolo, per evitare un evento che a molti, a Verona, potrebbe essere sgradito. Il bandolo della matassa è la serata di domani, in cortile mercato vecchio. E’ lì che si – e a questo punto il condizionale è d’obbligo – dovrebbe presentare il libro «Bande nere» di Paolo Berizzi. Un evento non da poco, organizzato dal collettivo Metropolis e al quale dovrebbero partecipare il sociologo Gianfranco Bettin, Chiara Stella delle «madri insieme per una Verona Civile», Giancarlo Beltrame de L’Arena e i ragazzi del collettivo studentesco. E un libro che non è esattamente un «opuscoletto» sulla destra radicale, ma un’inchiesta sui «giovani fascisti che circolano nelle nostre strade».
Una serata organizzata a ridosso di uno degli eventi peggiori, causati da quei «giovani fascisti», la morte di Nicola Tommasoli. Per organizzare la serata il collettivo Metropolis si era preso per tempo. Il 9 aprile aveva mandato tramite il proprio legale Roberto Malesani il modulo con l’avviso in questura per «un presidio culturale a microfono aperto sui temi dell’antifascismo e sul primo maggio», data del pestaggio in cui morì Nicola. Il giorno dopo il tutto era stato inviato anche al Comune. Da allora sono passati sedici giorni.
In cui tutto, da parte degli uffici preposti di palazzo Barbieri, ha taciuto. Fino a domenica.
Quando con data festiva – cosa che dovrebbe dimostrare l’alacrità degli uffici comunali, ma ad appena quattro giorni dall’evento – in un fax indirizzato al questore e all’avvocato Malesani, Roberto Marchesini, «responsabile del centro di responsabilità manifestazione» (uno scioglilingua), scrive che: «Spiace comunicare con la presente l’impossibilità della concessione all’occupazione di cortile mercato vecchio per il giorno 29 aprile in quanto occupato da manifestazione precedentemente autorizzata».
Di quale manifestazione si tratti e se sia stata effettivamente precedentemente autorizzata ai richiedenti non è stato dato sapere, visto che il fax terminava così. Ieri l’avvocato Malesani ha chiesto formalmente, come prevede la legge per qualsiasi cittadino l’accesso agli atti. Dal canto suo il Comune ha fatto sapere che si tratta di un evento per le Pari opportunità, che dovrebbe prendere alcuni giorni per l’allestimento.
La sera dopo, il 30, è previsto il concerto di Mauro Pagani. E cortile mercato vecchio e anche quello dell’ex tribunale saranno occupati per gli allestimenti. «Il fax di domenica? Ringrazino il cielo della scrupolosità – dicono da palazzo Barbieri -. Potevamo mandarglielo oggi (ieri per chi legge, ndr)». Dal Comune aggiungono che non è colpa loro se chi ha organizzato prima di sapere se lo spazio era disponibile o meno, ha stampato volantini e pubblicizzato l’evento. Per dimostrare che non è una questione politica, palazzo Barbieri sta valutando altre ipotesi di spazi da dare in uso per la serata. Ma tant’è. La frittata, burocratica e mediatica, è bella e che servita. «In ogni caso – ha detto l’avvocato Malesani – il ritardo nella risposta e il fatto che questa sia arrivata di domenica ci lascia a dir poco perplessi. Se la serata dovesse saltare valuteremo un’eventuale richiesta di danni». «Non fare l’evento per noi è impossibile – spiegano gli attiviti del collettivo -. Per noi quello del Comune è solo un atto pretestuoso. Ci preoccupa che chi ci ha negato la piazza voglia trasformare un evento culturale a un anno dalla morte di Tommasoli in un problema di ordine pubblico. Se si aspettano da parte nostra una "presa" della piazza rimarranno delusi. Non caschiamo nel loro tranello. Qui il problema è la copertura di cui gode la parte neonazista di questa città. E il libro di Berizzi, con le foto di Tosi alle manifestazioni della destra radicale, dà fastidio. Ci auguriamo che non si tratti di censura politica, ma sembra che si voglia negare la presa di parola in questa città». Che l’evento non sia cancellato è anche la volontà del collettivo studentesco.
«Noi quelle bande le conosciamo bene e a Verona agiscono ogni sabato sera. E gli atteggiamenti dell’amministrazione comunale fanno pensare». A rievocare l’adagio andreottiano sul «a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina» è Gianfranco Bettin.
«Se è vero che ci sono altri eventi è una cosa un po’ da maleducati non dirlo prima, visto che c’era tutto il tempo. Se invece lo scopo è di mettere in difficoltà un’iniziativa sgradita, a Verona si sta scegliendo di eliminare il problema falso, senza arginare quello vero. Significa non rendersi conto che in questa civilissima città ci son stati episodi gravissimi, legati a una miniranza politica che fa capo alla destra radicale».
Si dichiara «sorpreso» anche l’autore di «Bande nere», Paolo Berizzi. «La decisione del Comune – dice – sorprende molto per tempi e modalità. Sarebbe bello in un clima democratica che venissero esplicitati i motivi della decisione e non solo per me che sono l’autore del libro, ma per i cittadini. Bisogna capire che è un dato oggettivo o se sono prese di posizione personali del sindaco Tosi». Ma dai suoi uffici fanno sapere che no, che è solo una questione di «logistica».


Fonte L’Arena – 28-04-09

Polemica. «Bande Nere», negato il Cortile del mercato vecchio
Piazza contesa tra sospetti ed equivoci
Lo spazio riservato a «Tra musica e parole»

Cortile mercato vecchio: una piazza contesa
Tra politica e cultura di mezzo forse c’è l’equivoco. Così la comunicazione del collettivo Metropolis circa il «presidio culturale» di mercoledì in piazza Cortile del Mercato vecchio inviata alla Questura il 9 aprile e per conoscenza, il giorno seguente, a palazzo Barbieri, a distanza di due settimane ha originato lo stop. Cioè domani sera la presentazione del libro di Paolo Berizzi «Bande Nere» non si svolgerà nel luogo indicato su locandine e manifesti. La ragione è semplice: la piazza adiacente a piazza Dante è occupata, il 29 aprile, dagli allestimenti di «Tra musica e parole», la manifestazione prevista dal 30 aprile al 3 maggio organizzata dall’assessorato alle Pari opportunità.
«Gli allestimenti occupano tre piazze che sono nella disponibilità del Comune. Un evento culturale, qualora richieda l’utilizzo di spazi pubblici, avrebbe dovuto essere comunicato, per l’autorizzazione, ai nostri uffici non alla Questura. In lungadige Galtarossa vengono inviate richieste o comunicazioni di manifestazioni politiche», dicono da palazzo Barbieri, «che non ci pare sia il caso della presentazione di un libro alla quale partecipano giornalisti e sociologi. Stiamo cercando di trovare una sede opportuna, e centrale, per far sì che l’incontro possa aver comunque luogo, questo perchè non vi è alcuna forma di chiusura nè tantomeno alcuna volontà di impedire un confronto culturale».
Ripercorrendo la cronologia degli eventi, la presentazione del libro di Paolo Berizzi, giornalista de La Repubblica, viene organizzata dal collettivo Metropolis che intende, in occasione dell’anniversario dell’aggressione a Nicola Tommasoli avvenuta il 30 aprile in corticella Leoni, focalizzare l’attenzione sul fenomeno che ha visto in passato giovani gravitanti nell’area dell’estrema destra rendersi responsabili di atti violenti. Questo con l’intento di riempire «un vuoto culturale determinato da una gestione politica inaccettabile», si legge nel comunicato diffuso per l’occasione. La scelta di cortile del Mercato Vecchio non è causale: in un recente passato è stata teatro di aggressioni a giovani «ritenuti diversi». Sta di fatto che oltre all’autore del libro vengono invitati un sociologo e un giornalista oltre che la rappresentante di Madri insieme per una Verona civile. L’avvocato Roberto Malesani invia il fax in Questura e in Comune ma 16 giorni dopo, l’altro ieri, il responsabile del Centro di responsabilità manifestazioni comunica che il luogo non è disponibile: occupato da allestimenti.


Fonte: il Verona – 28/04/2009

La polemica. Il rifiuto sedici giorni dopo la richiesta presentata dal collettivo, due giorni prima dell’evento
"Bande nere", negata la piazza, ora gli intellettuali attaccano Tosi
Il libro parla dei legami tra sindaco e l’estremismo nero. L’autore: "Spieghi i motivi reali"

Sarebbero dovute arrivare almeno 150 persone domani sera in cortile Mercato Vecchio. Il collettivo Metropolis aveva organizzato un incontro tra pubblico e intellettuali, per presentare il libro "Bande nere", scritto dal giornalista de La Repubblica Paolo Berizzi. "Un’inchiesta – si legge nella prefazione – sui giovani fascisti che circolano nelle nostre strade". «Si parla molto di Verona e di Tosi in questo libro – spiega l’autore – e dei rapporti del sindaco con l’estremismo nero».
La richiesta per l’utilizzo della piazza era stata mandata in questura, via fax, il 9 aprile. Il giorno successivo un altro fax veniva indirizzato al Comune di Verona, come copia conoscenza.
Domenica mattina (non esistono giorni di riposo a palazzo Barbieri!), sedici giorni dopo, due giorni prima dell’evento, sulla scrivania del collettivo arrivava un fax. Mittente: il responsabile dell’ufficio manifestazioni del Comune di Verona.
"Spiace comunicare – si legge – l’impossibilità della concessione all’occupazione di Cortile Mercato Vecchio per il giorno 29 aprile in quanto occupato da una manifestazione precedentemente organizzata". Ieri mattina il legale del Metropolis, Roberto Malesani, ha chiamato l’ufficio competente. «Ho chiesto spiegazioni – ha detto – mi è stato risposto che la piazza era già stata prenotata, ma si sono rifiutati di dirmi per quale manifestazione.
Allora ho fatto richiesta formale per l’accesso agli atti della pratica, per verificare la legittimità della decisione assunta dall’amministrazione». A palazzo Barbieri spiegano che domani sera il Cortile sarà impegnata per l’allestimento di "Tra musica e parole", manifestazione musicale che si terrà dal 30 aprile al 3 maggio in piazza dei Signori. E per l’allestimento saranno necessarie, già dalla sera precedente, anche le altre piazze. Ma questo, al Metropolis, non è stato detto. «Siamo perplessi – ha commentato Giorgio, rappresentante del collettivo – ma noi non cadremo nel tranello, non occuperemo la piazza». Sperano che venga loro proposta una collocazione alternativa. «Anche perché – spiega Giorgio – abbiamo già prenotato alberghi, pubblicizzato l’evento, avvisato gli ospiti». Appunto,
gli ospiti. «Mi sembra un gesto maleducato da parte del Comune – commenta il sociologo
Gianfranco Bettin, invitato alla serata – così non si elimina il problema, ossia la presenza di queste frange estremiste che l’iniziativa voleva documentare.
Il Comune sceglie quello che dal suo punto di vista è il problema, invece di fronteggiare il problema vero». «Sorprendono i tempi e le modalità – ha detto Berizzi – in un clima di democrazia piacerebbe che Tosi spiegasse i motivi della scelta: se oggettivi o se è una sua presa di posizione».


Fonte: DNews – 28/04/2009

Il caso Palazzo Barbieri stoppa la presentazione del libro Bande nere di Paolo Berizzi, il Metropolis insorge
Comune e collettivo, scontro sul “no”alla piazza

Per il collettivo Metropolis il Comune sta mettendo i bastoni tra le ruote. Per il Comune quelli del collettivo stanno solo cercando visibilità. L’oggetto del contendere è l’autorizzazione ad usare Cortile Mercato Vecchio domani, per la presentazione del libro sul neofascismo di Paolo Berizzi, giornalista di Repubblica, intitolato Bande Nere, uno dei capitoli del quale è dedicato all’amministrazione Tosi.
Il 9 aprile scorso il Metropolis ha comunicato l’occupazione della piazza, per un “presidio a microfono aperto”, alla questura di Verona e il giorno dopo ha inoltrato analoga comunicazione al Comune. Domenica 26 aprile, al mattino, da Palazzo Barbieri arriva però il diniego: “Siamo spiacenti ma la piazza è già occupata da un’altra manifestazione”. Il Metropolis si attiva per chiedere spiegazioni al Comune.
«Se la piazza era occupata potevano dircelo prima, non all’ultimo momento e per di più di domenica», protestano dal collettivo. Secca la replica di Palazzo Barbieri: «Il 30 aprile c’è una rassegna di cultura e arte con Mauro Pagani in piazza dei Signori, per allestire la quale servono due giorni e l’uso di tutte le piazze limitrofe». Quanto al diniego: «Il Comune aveva 30 giorni di tempo per rispondere. Domenica un funzionario molto gentilmente ha spedito il fax».