Fonte: Corriere della Sera – Corriere di Verona – Martedi 6 gennaio 2009-01-06
La protesta: presa di mira la Caterpillar. “I buldozzer utilizzati per abbattere le case”. E domenica i pacifisti hanno litigato con un pilota.
LANCI DI UOVA E SLOGAN CONTRO LA GUERRA IN PALESTINA
VERONA – Senza tregua, sfidando il clima sempre più rigido. L’azione del comitato «Stop alla guerra in Palestina» non ha intenzione di fermarsi «fino a quando non terminerà l’occupazione israeliana della striscia di Gaza». Anche ieri pomeriggio in piazza Bra, i manifestanti hanno esposto i loro striscioni e sventolato le bandiere arcobaleno della pace insieme a quelle a bande orizzontali nera, bianca e verde, con un triangolo rosso al lato; quelle del movimento nazionalista palestinese. Quattro ore di presidio, dalle 15 alle 19, per sensibilizzare l’opinione pubblica sui tragici fatti in corso in Medioriente. I manifestanti, soprattutto stranieri, hanno raggiunto la piazza in vari momenti del pomeriggio. Gli organizzatori parlano ancora di numeri importanti: all’inizio della manifestazione c’erano circa cento persone. «Siamo contro ogni terrorismo, ma non contro la resistenza – hanno ribadito al megafono -. A Gaza si stanno ormai mettendo in atto veri e propri rastrellamenti tra i resistenti». Qualcuno ha anche pregato stendendosi a terra, con il volto verso la Mecca. Nessuna scena di violenza o agitazione, come quelle viste in altre piazze italiane nei giorni scorsi. Ma domenica, alcuni manifestanti avevano litigato e lanciato oggetti contro un pilota di go-kart, davanti alla Gran Guardia. Pare che si lamentassero del fatto che il rumore dei mezzi copriva i loro slogan. E oggi probabilmente saranno nel piazzale della stazione, a Porta Nuova.
Gli attivisti stanno lentamente passando all’azione. Ieri un gruppo del Collettivo Metropolis ha eseguito un blitz contro un concessionario della Caterpillar in strada dell’Alpo, in zona industriale. La ditta era chiusa e gli attivisti hanno appeso alla cancellata dell’azienda uno striscione recitante «Boicotta Israele, Cat-Terror-Pillar» e due tute bianche macchiate di sangue in memoria delle vittime di Gaza. Poi hanno lanciato uova e vernice contro due mezzi in esposizione nel cortile. «I bulldozer Caterpillar sono utilizzati dall’esercito israeliano per commettere crimini di guerra nei territori occupati – si leggeva in un volantino -, abbiamo voluto “sanzionare” dal basso la filiale Caterpillar di Verona».
Fonte: L’Arena – 6 gennaio 2009:
PRESIDIO. In Bra, il «Comitato stop alla guerra» denuncia la strage nella Striscia di Gaza
Il grido di dolore per i palestinesi
«Israele uccide anche i nostri bambini»
«Condanniamo il silenzio dell’Onu, quello dell’Europa, quello del governo italiano». Israele ha tagliato in due Gaza e manifestazioni di denuncia arrivano anche nella nostra città. Sono tre giorni che il Comitato stop alla guerra in Palestina scende in piazza. Si sono uniti rappresentanti del mondo arabo, dei sindacati, dei migranti,di r.c.
«Siamo qui a denunciare che quello che sta accadendo nella Striscia non è quello che vogliono far credere. C’è disinformazione su questa guerra. Come volevasi dimostrare, la guerra di Israele nella Striscia di Gaza, è dipinta a senso unico nonostante il bilancio delle vittime palestinesi sia di centinaia di volte superiore a quello israeliano».
Dietro la porta della Bra un gruppo di manifestanti. Poco più indietro la pista di pattinaggio con canzoni natalizie. Da questa parte foto di bimbi con i volti insanguinati, dall’altra bambini vocianti che, fortuna loro, non conosceranno mai tanto odio.
I manifestanti ieri pomeriggio, come già avevano fatto domenica hanno srotolato striscioni mostrato foto di palestinesi feriti. «Vogliamo denunciare quello che sta accadendo. Non creeremo problemi a Verona, a questa città che ci ha accolto, ma dobbiamo illustrare al mondo quello che stanno facendo gli israeliani nella Striscia. Ammazzano i nostri figli, sparano a chiunque». Il ministro degli Esteri israeliano, Tzipi Livni, sostiene che l’esercito non prende di mira i civili, ma durante un collegamento telefonico fatto dalla Bra con la Striscia, amplificato dal megafono, il contatto ha sottolineato che l’esercito israeliano colpisce chiunque, anche i bambini, non c’è scampo per alcuno. E ufficialmente sono 80 i piccoli ammazzati nei dieci giorni di attacco. Intanto i governi europei hanno sostenuto la posizione israelo-americana che vuole Hamas movimento terroristico, ma non si sono impegnati a dichiarare Israele Stato occupante. «Israele è lo Stato della negazione dei diritti umani», dicono i rappresentanti del Comitato, «ammazzano i civili con armi chimico-batteriologiche, silenzio in nome del rispetto dell’olocausto che vede i perseguitati di ieri persecutori di oggi. Così la popolazione di Gaza viene sterminata più volte dalle bombe di Israele, dalla politica europea di sudditanza agli Usa e a Israele e dalle ignobili bugie alimentate da certi mass media».
Lanciano uova contro un’azienda
Uova colorate di rosso lanciate contro due macchine della Caterpillar a simboleggiare l’orrore di queste ore nella striscia di Gaza. L’atto simbolico ieri ha attraversato tutto il mondo e anche a Verona nella ditta della Cat lungo la strada dell’Alpo al civico 3 s’è dato luogo alla protesta.
Il gesto è stato accompagnato da uno striscione lasciato appeso alla recinzione dell’azienda importatrice con scritto «Basta guerre». Il collettivo Metropolis che si lega al Comitato israeliano (nato negli anni Settanta) contro la distruzione delle abitazioni palestinesi ha voluto dare un segnale, lanciando alcune uova iniettate di colore rosso a ricordare l’ennesima strage degli innocenti. La Caterpillar è una multinazionale americana che da più di 80 anni è leader mondiale di mezzi di movimentazione è questa azienda a fornire alle forze armate israeliane i bulldozer blindati ed equipaggiati per demolire le case dei palestinesi. Il collettivo Metropolis chiede ai veronesi di aiutare il popolo palestinese rifiutando di acquistare scarpe, maglioni, cappellini che riportano il famoso logo Caterpillar che produce anche abbigliamento. Un boicottaggio che andrebbe anche a ricordare i tanti attivisti americani impegnati a proteggere i palestinesi.