Verona libera!

Sabato 17 maggio costruiamo un grande happening nel centro della città.

Nicola Tommasoli, un ragazzo di 29 anni è morto dopo essere stato pestato in maniera selvaggia da un gruppo di cinque criminali in pieno centro a Verona.
Era stato ricoverato mercoledì scorso nell’Ospedale di Borgo Trento.
Gli aggressori sono accusati di omicidio preterintenzionale, che potrebbe trasformarsi in omicidio volontario dopo l’autopsia.
Un fatto inaccettabile, che come chiede la famiglia di Nicola non deve essere strumentalizzato.
La realtà è che Verona è diventata una città in cui bande di soggetti pericolosi socialmente possono agire mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini.
La realtà è che il sindaco sceriffo Tosi e i partiti di estrema destra utilizzano questi personaggi e queste idelogie securitarie e forniscono l’alibi e la giustificazione a questi gesti.
La realtà è che un ragazzo ha perso la vita.

Dal Coordinamento migranti di Verona arriva l’appello rivolto alla città, agli esponenti del mondo della cultura, della musica, delle arti alla costruzione di un grande meeting per sabato 17 maggio per "illuminare di mille colori lo spazio minaccioso ed oscuro, questo sì pericoloso, abbandonato alla follia omicida di chi si sente legittimato ad odiare chiunque, immigrato o no".


Una morte assurda – "Credo che sia un fatto gravissimo ed è pericoloso che ci siano bande di esagitati che picchiano la gente, che si mascherano dietro qualche simbolo nazista, ma assomigliano più a fenomeni come Pietro Maso che a un progetto politico".
Il commento di Luca Casarini [ audio ]
"Il sindaco ha una sua grossa responsabilità, appoggiando e coprendo questi personaggi".
Abbiamo raggiunto Andrea Danzi, Metropolis Cafè [ audio ]

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