Fonte: L’Arena – domenica 17 febbraio 2008
«Sanatoria per tutti i migranti»
Il presidio voluto dal Coordinamento Migranti, Metropolis e Iww, in piazza Dante sotto le finestre della Prefettura per ribadire i bisogni sociali riguardo permessi di soggiorno e casa, non è passato inosservato. Il prefetto Italia Fortunati ha ricevuto una delegazione formata da Roberto Malesani, legale del Coordinamento migranti, e da Mustafà Wagne presidente della stessa associazione, e ha ascoltato le loro richieste. In primo luogo il bisogno di una sanatoria permanente per tutti i migranti.Per Malesani infatti la procedura dei flussi voluta nel 2007 si è rivelata una «fregatura». «La maggior parte delle domande non sono pervenute per inefficienza del sistema informatico preparato dal Governo», spiega, e porta a esempio le 250 domande inserite nel sistema dalla sede del coordinamento alle 8 del 15 dicembre ma recepite alle 14.30, risultando forse fuori norma. «Delle 700 mila domande presentate solo 170mila verranno accolte ma non si sa con quali criteri». Il problema non è solo questo: per il rinnovo dei 70 mila permessi gestiti a Verona si parla di appuntamenti per l’80 per cento dei migranti nel 2009.«Questo comporta che l’80 per cento delle persone in regola con il permesso di soggiorno finisce nel calderone di quelli che in regola non lo sono», precisa Wagne, «i dati sulla clandestinità quindi non sono reali. Se a questo si aggiunge che senza il permesso di soggiorno si creano ulteriori problemi, ci si rende conto che la situazione è drammatica».Nel volantino consegnato ai passanti si legge: «Oggi in Italia ci sono un milione e mezzo di immigrati irregolari, lavoratori che mandano avanti l’economia italiana ma che attendono una sanatoria che non verrà mai, anche se sarebbe l’unica cosa giusta da fare».Tra le richieste al prefetto anche quella di vedere subito applicato l’accordo prefettura-questura previsto dal Governo che delega a quest’ultima la gestione diretta della consegna dei primi ingressi e ricongiungimenti familiari, senza passare dalle Poste; la fine della procedura di rinnovo del permesso tramite le Poste; la proroga del vecchio permesso di soggiorno fino alla consegna del nuovo; la cancellazione delle due delibere Agec che rendono l’accesso alla casa pubblica difficoltosa per gli immigrati.Proprio ieri dal portale del Governo risultava che 223 Comuni italiani erano invitati a sperimentare una nuova procedura di rinnovo dei permessi che prevede un passaggio diretto anagrafe-questura. Tra questi però non figura Verona.