Fonte: L’Arena on line
Scuola in agitazione. Dopo il botta e risposta fra i dirigenti e il ministro Gelmini sulla riduzione delle risorse, adesso sono i ragazzi a manifestare il loro malumore. Un gruppo di studenti dorme nella sede del Saval e resterà in aula magna fino a giovedì. «Ma non fermiamo le lezioni, chi vuole può andare in classe»
Verona. Sul cancello d’ingresso hanno appeso un lenzuolo con la scritta «Perché sempre noi? Basta tagli», a sintetizzare con uno slogan il motivo della loro protesta. Da ieri mattina alcuni studenti del liceo scientifico Fracastoro hanno deciso di riunirsi in assemblea, scegliendo la sede staccata del Saval come luogo dell’incontro, disertando le lezioni e proclamando, alla fine della riunione in aula magna che li ha visti discutere dalle 11 all’una e anche oltre (un’assemblea alla quale hanno partecipato almeno 400 dei 1.300 studenti del liceo) l’occupazione della scuola stessa. Le lezioni potranno proseguire comunque per chi sceglie di andare in classe, ma chi invece vuole dire appunto «basta ai tagli» può partecipare all’occupazione: pacifica convivenza tra chi studia e chi protesta. E questa notte una cinquantina di ragazzi, sia maggiorenni che minorenni, sono rimasti a dormire nella sede steccata del Saval.
«Vogliamo chiarire che questa è un’iniziativa che riguarda noi studenti del Fracastoro e non ha matrice o connotazione politica», dicono alcuni portavoce (che chiedono di restare anonimi) degli studenti. «Ci siamo riuniti in un’assemblea che aveva carattere informativo: lo scopo era informarci su quanto sta accadendo nella scuola oggi e su quale futuro dobbiamo aspettarci in considerazione del fatto che il Governo intende investire sempre meno sull’istruzione. Noi non vogliamo restare a guardare le risorse che ci vengono tolte: già da una settimana stavamo pensando a una protesta e ora la cosa è partita».
La mattinata «calda» è cominciata quando, all’ora dell’ingresso scolastico, un gruppo di studenti della sede centrale di via Moschini non è entrata a scuola e si è recata invece alla sede staccata del Saval dove si è unita ad altri studenti. Rimasti dapprima in cortile e discutere sul da farsi, i ragazzi hanno alla fine proclamato l’assemblea in aula magna.
«Intendiamo fare un’occupazione come quella dello scorso anno», spiegano gli studenti, riferendosi alla protesta contro la riforma Gelmini che li aveva visti occupare la scuola dal 27 al 31 ottobre 2008. «Le lezioni possono proseguire, non impediamo a nessuno di andare in classe, ci limitiamo a protestare. L’occupazione durerà fino a giovedì, e venerdì mattina parteciperemo a una manifestazione generale contro i tagli alla scuola».
Il dirigente del Fracastoro Marcello Schiavo, che qualche giorno fa aveva parlato di «risorse molto limitate» del liceo, indicando alcune criticità che la scuola deve affrontare per la mancanza di fondi, ieri mattina ha seguito lo svolgimento della protesta, ha ricevuto nel pomeriggio la comunicazione da parte degli studenti dell’occupazione, ma ha preferito non commentare la situazione, aspettando piuttosto di vedere come oggi i fatti si evolveranno.