Ieri pomeriggio, una trentina di studenti hanno fatto irruzione negli uffici della provincia di Verona per incontrare l’assessore all’istruzione e alle politiche giovanili Marco Luciani.
L’assessore Luciani, in compagnia dell’assessore regionale Donazzan, parteciperanno infatti ad un incontro pubblico a Casa Pound sui temi della scuola, organizzato da Blocco Studentesco.
Gli studenti hanno denunciato per l’ennesima volta la colpevole collusione tra esponenti istituzionali e formazioni neofasciste. In una città come Verona, che ha visto decine di aggressioni e un ragazzo ammazzato per mano fascista, in una città in cui è considerato "normale" che gruppi che si richiamano al ventennio nelle parole e nei fatti abbiano piena agibilità politica nelle scuole, nelle strade e nelle istituzioni, è vergognoso che questi gruppi non solo non vengano isolati, ma vengano difesi e incoraggiati da assessori che vista la loro responsabilità dovrebbero avere come valori fondanti l’antifascismo e l’antirazzismo.
L’assessore, quando gli studenti gli hanno espresso tutta la loro indignazione, non ha saputo fare altro che nascondere le proprie responsabilità dietro la presunta legalità del Blocco Studentesco. L’azione si è conclusa con un volantinaggio informativo per i corridoi e nei dintorni del palazzo della provincia.
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