Leggiamo dai giornali le motivazioni che impediscono la realizzazione della presentazione del libro Bande Nere mercoledì 29 aprile in cortile Mercato Vecchio e sempre dai media apprendiamo che il Comune sta cercando una soluzione alternativa, ma nessuna proposta è stata fatta al collettivo Metropolis che ha organizzato la serata, né tanto meno è stato attivato alcun contatto da parte dell’amministrazione.
La serata di aperta discussione culturale, sociologica e politica sui fenomeni neofascisti e sui loro appoggi istituzionali che strisciano anche a Verona, non è più realizzabile mercoledì 29.
I relatori, giornalisti, sociologi e rappresentanti della Verona civile, non possono certo aspettare i comodi tempi del Comune, soprattutto in seguito al grave comportamento di scarsa considerazione tenuto dall’amministrazione nei loro confronti e nei confronti dei temi trattati.
Tutti hanno però rinnovato la loro disponibilità per mercoledì 6 maggio.
In quella data è possibile riproporre l’iniziativa, nonostante la fatica e le risorse già impegnate per il 29 aprile: alberghi prenotati per i relatori, noleggio di camion, di panche e sedie e di strutture per l’impianto audio e video. Il collettivo Metropolis è una realtà completamente autogestita che contribuisce anche alla vitalità ed al sostentamento del Metropolis Cafè in Veronetta, dove in questi anni hanno trovato spazio numerose attività culturali, sociali e politiche completamente autofinanziate, praticate senza contributi istituzionali e pur pagando 800€ mensili di affitto e spese.
Lo spostamento della data al 6 maggio richiede al collettivo un nuovo sforzo organizzativo, finanziario e di ri-pubblicizzazione, tuttavia l’importanza della serata ed il nuovo significato che viene ad assumere dopo il blocco dell’iniziativa imposto dal Comune, a soli tre giorni dalla sua realizzazione, rende ancora più importante e necessario dare spazio al confronto.
Ora però è l’amministrazione comunale che si deve porre quale garante della democrazia e della libertà, dimostrando che riconosce l’importanza di una discussione come quella proposta, un confronto per capire quella piccola parte del tessuto sociale e giovanile che in tutta Italia, ma soprattutto a Verona, si afferma con l’arroganza di un ideologia mortifera e con la pratica quotidiana della violenza fisica personale.
Per questo, e per l’importanza e l’interesse suscitato dall’evento chiediamo che il Comune metta a disposizione l’intero Teatro Nuovo per la data del 6 maggio e non certo il solo foyer, come sembra aver proposto, perché non riuscirebbe a contenere tutte le persone. Abbiamo verificato che la sera del 6 maggio il teatro è disponibile. Come, del resto, avevamo verificato che Cortile Mercato Vecchio mercoledi 29 non era impegnato con nessuna altra manifestazione.
Chiediamo che il sindaco Tosi ripari personalmente il danno economico ed organizzativo procurato impegnando una pagina dei quotidiani locali per pubblicizzare adeguatamente l’iniziativa nella nuova data del 6 maggio.
Collettivo Metropolis