I cittadini e le cittadine contro il Dal Molin si sono svegliati presto questa mattina.
Il primo tentativo di blocco, nei pressi di viale Ferrarin (dove la polizia ha vietato di manifestare, così come in viale Dal Verme) è impedito dai moltissimi poliziotto in assetto antisommossa. Momenti di tensione sfociati in una prima carica intorno alle 6. Per aggirare l’ostacolo "polizia" una parte dei manifestanti decide di spostarsi a Montecchio Precalcino, dove si trova la ditta Carta Isnardo, che ha preso un subappalto dalla CMC (una delle due cooperative "rosse" vincitrici dell’appalto dei lavori per la nuova base americana).
Immediato l’arrivo dei celerini, sempre nervosi e pronti a caricare. La polizia minaccia di arrestare tutti i presenti.
L’atteggiamento violento, che chiude qualsiasi spazio di agibilità democratica a chi sta manifestando non ferma però la determinazione del movimento No Dal Molin. I blocchi, in forme e modi diversi continuano.