Il prete amico di Tosi: “Le camere a gas? Per disinfettare”

Ecco un estratto delle dichiarazioni del prete lefebvriano don Abrahamowicz:

"Io so che le camere a gas sono esistite almeno per disinfettare, ma non so dire se abbiano fatto morti oppure no, perché non ho approfondito la questione". Lo dice don Floriano Abrahamowicz, capo della comunità lefebvriana del Nordest, in un’intervista alla Tribuna di Treviso.

"Tutta questa polemica sulle esternazioni di monsignor Williamson riguardo l’esistenza delle camere a gas – afferma il sacerdote tradizionalista – è una potentissima strumentalizzazione in funzione anti-Vaticano. Williamson ha semplicemente espresso il suo dubbio e la sua negazione non tanto dell’Olocausto, come falsamente dicono i giornali, ma dell’aspetto tecnico delle camere a gas".

Secondo don Abrahamowicz, "il negazionismo è un falso problema perché si sofferma su metodi e cifre e non risponde alla sostanza del problema". "Se monsignor Williamson avesse negato alla televisione il genocidio di un milione e 200 mila armeni da parte dei turchi – sostiene ancora il sacerdote – non penso che tutti i giornali avrebbero parlato delle sue dichiarazioni nei termini in cui lo stanno facendo ora".

Questo negazionista è stato a Verona a celebrare la messa riparatrice in
occasione dell’ultima manifestazione  GLBT a Verona, febbraio 2005. A
quella messa partecipò anche Tosi con una delle sue "belle" magliette con la scritta "noi Giulietta e Romeo, voi Sodoma e Gomorra. No al gay pride".

Le prove? guarda queste foto, dal sito www.circolopink.it: