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Continua
la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori Finservice. Cronaca degli ultimi due giorni.
Giovedì
18 giugno. La giornata inizia nell’attesa di una risposta da parte
del Comune di Verona. La risposta tarda ad arrivare così le
lavoratrici Finservice decidono di riprendere i blocchi stradali.
Alle 16 riprendono poi a bloccare completamente i cancelli di Mondadori.
In questo momento la situazione diventa nuovamente tesa. Due unità
delle forze dell’ordine pronte ad eseguire per la seconda volta lo
sgombero in ossequio alla volontà della direzione di Mondadori.
Mercoledì
mattina, 17 giugno, Mondadori era completamente blindata dalle forze
dell’ordine.
Per
questo le lavoratrici Finservice hanno deciso di portare la loro
lotta nel centro storico della città.
Ore
11.00 alla filiale di Verona del Banco di Brescia per chiedere
l’incasso dell’assegno emesso da Finservice il 30 maggio; ovviamente
la banca ha risposto che l’assegno non poteva essere pagato per
mancanza di fondi.
I
lavoratori si sono poi diretti all’Associazione Industriali,
presidiandola per circa tre quarti d’ora ottenendo un incontro sulle
possibilità di un appoggio di Confindustria a soluzioni che
potrebbero essere proposte a livello istituzionale.
Per
ultimo si sono diretti davanti al Comune, presidiandolo per circa
un’ora e ottenendo un incontro con il rappresentante del sindaco.
Quest’ultimo ha anticipato che la giunta comunale ha dato mandato di
approfondire soluzioni alla vicenda e ha già preso contatto con
Mondadori e Prefetto per mettere sul tavolo sia le proposte che la
giunta stessa ha individuato sia la proposta che il sindacato ADL-RdB
ha trovato e cioè la possibilità di estendere anche a questo gruppo
di lavoratri gli ammortizzatori sociali, come recentemente previsto
anche dalla regione veneto.
Dopo
giorni e giorni di iniziative di lotta, dopo finte partenze di
trattative con questa o quella figura istituzionale o aziendale, chi
pensava di prendere per sfinimento persone rimaste senza lavoro e
senza stipendio, si deve ricredere. Le lavoratrici e i lavoratori
Finservice riversano anche oggi nelle strade della città la loro
rabbia e la loro determinazione, facendo così capire che non c’è
soluzione a questo conflitto senza che sia loro dato ciò che gli
spetta.