Basta con il silenzio – Per non essere complici dei crimini dello stato di Israele
Manifestazione Sabato 5 giugno 2010
Corteo da P.za Brà alle ore 10:00
Alle prime ore del 31 maggio u.s., in acque internazionali al largo della Striscia di Gaza, la flotta navale da guerra Israeliana appoggiata dagli elicotteri ha aggredito e colpito la Freedom Flotilla, le navi che traspostano tonnellate di aiuti alla popolazione palestinese della striscia di Gaza che vive sotto assedio da quattro anni.
10 morti e più di 30 feriti tra gli internazionali che erano sulla nave turca. Tutte le navi sono state speronate e portate nel porto israeliano di Ashedot e i componenti della Freedom Flotilla sequestrati.
Agli internazionali sono state requisite le attrezzature di comunicazione (cellulari, videocamere etc.) e per 48 ore non sono trapelate informazioni sulla condizione dei feriti, dei sequestrati e neppure l’identità dei morti.
Le dichiarazioni di condanna dell’accaduto, in primis da parte dell’ONU, non possono limitarsi: "è stato un errore, uno sbaglio"!
È stata un’aggressione criminale contro civili che portavano aiuti umanitari.
Israele è legittimata a colpire, uccidere, incarcerare perché la politica internazionale non ha mai condannato lo stato di Israele per le violazioni contro i diritti umani, per le violazioni delle molteplici risoluzioni ONU.
Sono ancora nella nostra memoria i 1500 morti e i più di 5000 feriti dell’operazione israeliana Piombo Fuso (dicembre 2008 – gennaio 2009), come teniamo nella memoria i crimini dell’olocausto e proprio per questo non siamo disponibili a lasciare manipolare la storia.
Condanniamo i crimini dell’olocausto ma condanniamo anche la violenza dello stato di Israele che sta massacrando il popolo palestinese e sottopone la popolazione a crimini che nella storia abbiamo già visto.
Lo stato di Israele va fermato, condannato per i crimini commessi e per la violazione dei diritti umani.
Comitato per la Palestina