Nella giornata di mobilitazione nazionale anche a
Verona gli studenti scendono in piazza contro il D.D.L Gelmini e il D.D.L
Aprea.
Nonostante il divieto di manifestare giunto a meno
di 24 ore dal corteo da parte del Comitato Provinciale per l’Ordine e la
Sicurezza, su indicazione del sindaco Tosi, con il pretesto di preservare i commerci dei banchetti di
S.Lucia e della presunta adesione allo sciopero dei vigili, questa mattina gli
studenti si sono ugualmente dati appuntamento al concentramento previsto in
stazione Porta Nuova.
Circa 1000 persone hanno sfidato il divieto e con
determinazione hanno rivendicato il loro diritto a manifestare.
Dopo un blocco degli autobus, con momenti di
tensione con le forze dell’ordine, un lungo corteo, selvaggio e non
autorizzato, ha attraversato la città, occupato i marciapiedi, rallentato il
traffico, nonostante le minacce e l’atteggiamento aggressivo e provocatorio dei
dirigenti della questura e dei celerini, schierati in gran numero e in costante
assetto antisommossa.
Senza cadere in alcuna provocazione gli studenti hanno
raggiunto comunque, aggirando i blocchi delle forze dell’ordine, quella che
avevano deciso essere la loro meta, l’università.
Giunti al polo Zanotto, hanno improvvisato lezioni
con i professori scesi in piazza e momenti assembleari che si sono protratti
fino a tarda mattinata.
A Verona come a Roma, l’onda non si ferma!