È apparso ovunque.
Repubblica, Corriere, Youreport, l’Arena. Per non parlare dei giornali gratuiti, Dnews e il Verona, che per primi hanno riportato la notizia.
Ma non basta. Non basta perché non vorremmo che ciò che veramente è la quotidianità per tante, tante persone diverse (per colore della pelle, per orientamento sessuale, per "esuberanza" giovanile, per per per) venisse scambiato per eccezione.
Il maltrattamento subito da "quel" senzatetto.
È successo a "lui" non ad altri.
Non è così. Lo diciamo ai giornalisti. Lo diciamo alla gente di questa città, che spesso chiude gli occhi.
Quante volte è successo che un venditore ambulante straniero sia stato inseguito, preso e in alcuni casi maltrattato? Quante volte è successo che la Polizia Municipale si sia prestata a sfratti di famiglie con figli piccoli? Quante volte è successo che per far rispettare ordinanze ipersecuritarie sia stata messa in secondo piano la dignità delle persone?
Lo diciamo anche a quella parte di città che ha introiettato il metodo della vigilessa e dei suoi colleghi: dalle bande fascistoidi e razziste, su su, fino all’ispiratore, il signor Tosi, comandante in capo della sua Municipale. Per ricordargli che, forse, c’è qualcuno che guarda loro, che registra quello che fanno e lo racconta. C’è qualcuno che, pubblicamente, non ha paura di intervenire.
E a questi ultimi, agli amministratori di questa città, vogliamo dire chiaro in faccia che sono di un’ipocrisia da fare schifo.
L’ipocrisia di chi manda le guardia a prendere a calci dei senzatetto che girano la città in cerca di un riparo per non morire assiderati e nello stesso tempo, una volta che uno di loro muore di freddo, si propongono come campioni della solidarietà, pagandogli… il funerale (L’Arena del 4 dicembre 2009, pag.9: Muore cieco e senzacasa, il Comune offre il funerale).
L’idea di decoro e di sicurezza di questa gente fa schifo.
La loro ipocrisia ancora di più.
Mentre sono in vita sono un problema, perché disturbano le persone "perbene" e i turisti, perchè insudiciano il centro-vetrina. Quando sono morti, il Comune si può anche permettere di pagare cassa da morto e cerimonia funebre. Si mostrano caritatevoli nel momento in cui il "problema" non c’è più.
Che bravo crisitano, l’integralista Tosi. Che ammirevole senso della solidarietà.
In vita maltrattati e perseguitati. Da morti… un funerale economico non si fa mancare a nessuno.