Due giorni di pioggia ininterrotta, il freddo che comincia a farsi sentire proprio quando in centro iniziano i banchetti di S.Lucia e le luminarie natalizie campeggiano festose in ogni via dell’accogliente Verona. Accogliente forse per i turisti, per le famigliole che cogliendo l’occasione dell’8 dicembre riempiono sorridenti le vie dello shopping (magari non troppo sorridenti, visti i tempi che corrono). Pioggia e freddo dicevamo, da cui un senzatetto ha cercato riparo sotto un portico di Cortile del Tribunale, raggomitolato in un angolo. Lo sapeva di fare qualcosa di inaccettabile per l’idea di decoro del sindaco Tosi, sapeva della costante, minacciosa presenza della Polizia Municipale, sapeva che prima o poi, come sicuramente gli è successo tante volte, sarebbe stato allontanato. Ma la precarietà, specialmente quella vissuta da un senzatetto, non è che lasci molta scelta, e un portico all’asciutto è un’occasione irrinunciabile. Non si aspettava però di vedere turbato il suo sonno dai coraggiosi calci di alcuni agenti della Municipale, che lo invitavano gentilmente ad andarsene. Non si aspettava neanche che alcuni ragazzi che hanno assistito alla scena non se la sentissero di rimanere fermi e zitti, filmassero ciò che stava accadendo e dessero vita ad una reazione indignata, determinata ma totalmente pacifica. Non se lo aspettavano neanche gli agenti della Municipale, non sono abituati a vedere reagire i cittadini di una città schiacciata da quel senso di normalità che porta alla passiva accettazione di ogni prepotenza nei confronti dei più deboli. Immediata la chiamata in questura, arrivano i poliziotti che, al rifiuto di fornire i documenti e cancellare il video, partono all’inseguimento per le vie del centro dei ragazzi. Identificati e subito rilasciati.
Nulla di eclatante si potrebbe pensare, nulla che non si sia già visto e rivisto, nulla che sfugga alla quotidianità dell’attività della Polizia Municipale, trasformata nella guardia privata del sindaco, supina nell’eseguire le ordinanze, che violano i diritti più basilari, elaborate in quella città laboratorio non solo della destra neofascista ma soprattutto delle politiche razziste e securitarie della Lega e di Maroni.
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come si chiamano gli agenti della municipale????
reato penale non fornire le generalità? ma siamo pazzi???